Laboratorio corale di polifonia sui canti di tradizione orale italiana e non solo.
La Voce è il primo strumento che l’uomo ha a disposizione per comunicare, per esprimersi e per creare musica; questo è un elemento comune a tutte le etnie da sempre.
Il corpo è la prima fonte di suono melodico e ritmico che poi nel tempo si è accompagnato con strumenti via via più complessi nella loro costruzione.
Nel laboratorio corale proposto partiremo proprio dalla “voce nuda”, dalle melodie e polifonie che le sole voci sono in grado di creare e tutto questo lo faremo attingendo da
un patrimonio musicale molto antico: il canto di tradizione orale.
Il canto di tradizione orale è un canto fortemente rituale, legato alla necessità di espressione di una collettività, alla necessità di evidenziare momenti importanti come nascita, amore, convivialità, morte, momenti importanti del ciclo stagionale che è il risultato spesso di retaggi precristiani.
Nel corso degli incontri affronteremo canti di lavoro, canti sacri, canti d’amore, e ascolteremo anche registrazioni raccolte “in campo” da illustri ricercatori che hanno reso possibile la raccolta e l’archiviazione di un materiale così prezioso.
Nella lezione si comincerà con un riscaldamento fisico atto allo scioglimento delle tensioni muscolari, stretching della muscolatura ausiliaria della respirazione, esercizi di respirazione, riscaldamento vocale, prestando attenzione ai “risonatori”, cioè tutte quelle strutture (cavità nasali, ossa craniche..ecc) che permettono di “amplificare” naturalmente la voce.
Si eseguiranno esercizi di “ear training”: intonazione di intervalli, esercizi sui “modi” maggiore,minore, dorico, frigio…… riflessioni sul modo contadino e stili e codici di canto popolare.
Ascolto esecuzione e rielaborazione di repertori vocali regionali e sguardo ai repertori popolari di altri paesi per apprezzarne similitudini e differenze, sguardo a forme di repertorio colto.
Indispensabile per partecipare al laboratorio una buona intonazione.